Archive for febbraio, 2011

febbraio 25, 2011

Edmond Baudoin detto Momon

(Caro Edmond, ho il dovere di parlare di te.)

Edmond Baudoin nasce nel 1942 a Nizza. Dopo una vita da contabile, decide che 40 anni è una giusta età per diventare quello che si è davvero: un artista disegnatore. Da lì in poi, saranno anni dedicati al segno, al disegno, alla musica, alla vita. E sì che si rischia di cadere nel banale, ma di vita si tratta.

Prendere quello che si chiama VOGLIA, e metterla su tutto. il disegno è vivo, è vita, è movimento, è passione, è corpo ed erotismo, è potenza e dolcezza, è voglia di farlo e farlo bene. ah! farsi venire sete, prendere un bicchiere pieno d’acqua e berlo, AH! è qualcosa che ci si avvicina. è qualcosa che fa bene, ma proprio bene, e cercare di descriverlo rovina tutto (ma qui è fatto per bene, qualcosa anche qui), perché la sete, o ce l’hai o non ce l’hai, e io mi stufo a farla venire, se non ce n’è.

AH! che buona l’acqua, che bella, che emozione, mi ridono anche le orecchie.

Baudoin a Bologna per BilBolBul 2011.

 

febbraio 7, 2011

Gennaro

Calza il 42, l’età della moglie quando è morta. Ogni giorno che dio manda in terra si veste da capo a piedi nel suo abito scuro dal colore ormai incerto, forse blu, forse nero, e si siede. Fissa l’ingresso del centro, resta in silenzio e basta. Nessuno ha mai capito perché. C’è chi dice sia in attesa del ritorno della moglie, c’è chi dice che aspetti il momento giusto per correre verso il portone e attraversarlo fisicamente, c’è chi dice che stia aspettando di morire e non farsi trovare impreparato. Di sicuro, se lo chiedi a lui, trova un modo per non essere chiaro. Parla poco, controvoglia, parla male, vuole fumare.

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febbraio 1, 2011

dispetto

Non riesco a dormire con il ticchettio dell’orologio. Non ce la faccio, perché un colpo è sempre seguito da un altro colpo, che è sempre seguito da un altro colpo, che io aspetto, e lui c’è. Io lo aspetto, e lui c’è. Ce n’è sempre un altro, e gli occhi si puntellano sulle palpebre, e sapere che i secondi continueranno mi devasta. Per questo devo togliere le pile, smontare le sveglie, nascondere gli orologi nella notte.

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